Gli ALBERI di PEGGY PETRINI in mostra a Casa Inverse
Alberi con cortecce uniche che spaziano dalla tenerezza della stoffa alla durezza dello stucco, con foglie leggere quanto carta sottile. Alberi i cui rami emergono dalla pelle coriacea del mondo, fino a protendersi come mani nodose verso le nuvole, o come farfalle pronte a librarsi in volo. A volte gli alberi richiamano corpi umani, avviluppandosi nei loro sentimenti o dolori, o contemplando con occhi di betulla il rumore bianco dei boschi. Stiamo parlando degli alberi artistici di Peggy Petrini, che arrivano a Casa Inverse per una mostra inedita che si terrà all’Atelier dal 10 al 24 giugno (Via di Nozzano Vecchio n.22, Lucca) con orario 9.30 -12.30 e 16 – 19.30. Inaugurazione sabato 10 giugno alle ore 17.00.
Per l’occasione abbiamo fatto alcune domande all’artista Peggy Petrini.
- Peggy, perché hai deciso di rappresentare proprio gli alberi?
“Per me gli alberi sono arte. Ogni ramo ha la propria storia come la “y” del mio nome, che ha impiegato stagioni prima di crescere da una semplice “i”, la stessa di gessetto che ancora oggi resiste sul cartoncino nero da cui è scaturita tutta la mia creatività da bambina. Ho messo le radici al Liceo Artistico A. Passaglia di Lucca, ma le ho affondate frequentando l’Università di architettura e una scuola accademica di grafica pubblicitaria ed editoriale, entrambe a Firenze. Il mio animo non ha mai smesso di tendere ai colori del cielo, inevitabilmente incontrando la tela su cui dipingo e dipingerò le forme della natura”.
2. Quando hai capito che l’arte sarebbe stata la tua strada?
“Ho sempre amato disegnare, fin da bambina. Non ricordo un solo momento della mia vita in cui non sia stata a contatto con l’arte, soprattutto grazie a mio padre, che l’ha custodita con saggezza tra le mura di casa in tutte le sue splendide forme: dipinti, statue, libri e musica, anche quest’ultimi parte integrante della mia quotidianità, dato che amo leggere e suonare il sassofono e clarinetto. Oltre a dipingere ho realizzato in passato oggetti di design utilizzando per lo più il legno, come grandi acquari popolati da pesci o calendari dai giorni scanditi da uccellini colorati”.
3. L’Arte secondo te è la rappresentazione visibile del mondo interiore degli artisti?
“Per me l’arte è ciò che tiene in equilibrio i momenti della vita, in bilico come foglie fragili, ma consolate dalla luce. Credo che gli artisti rappresentino il loro mondo interiore affinché possano raggiungerlo per trovarvi la giustificazione del vivere”.
4. Che effetto credi faranno i tuoi quadri sul pubblico?
“Con i miei quadri spero di infondere gioia e di ricordare l’importanza spesso sottovalutata delle armonie della Terra, capaci di vivere senza di noi, cosa che invece non riusciamo a fare noi senza di loro”.